lunedì, giugno 29, 2009

GIRO GIRO TONDO

Ma buonasera amici cari! Eccomi qua, sono ancora viva, non sono la sposa cadavere (nonostante il colorito).
I preparativi languono - sono praticamente fermi, ci penserò da settembre -, forse però ci siamo chiariti le idee sulla honeymoon: care invitate, perchè non vendete un vostro ovulo e devolvete il ricavato alla nostra causa? Ci sdebiteremo regalandovi una zuccheriera in argento con decori di puttini dalle delicate tinte pastello e dettagli in foglia d'oro tutto intorno! Naturalmente anche gli invitati maschi possono contribuire donando il loro sperma.

Nella nostra vita di coppia si registra un altro passo importante: no, non sono incinta e no, Yoshi non ha compiuti un passo avanti nella scala evolutiva, ma continua impunemente a lasciare la tavoletta del water alzata pre-coito, cosìcche dopo il coito io, zompettando verso il bagno senza occhiali nella classica walk of shame con la carta igienica, mi sfracello sulla fredda ceramica della tazza. Niente di tutto questo signori: Yoshi ha comprato la Vespa, con la quale fare tanti giretti da giovani spensierati!
L'essere passeggero di una moto comporta l'acquisto del casco, e qui al neofita si apre un mondo.
Per dire, io sono caduta dal pero a sapere che in una coppia il casco deve essere uguale: quindi niente casco rosa (anche perchè non c'era di quel modello), ma un sobrio nero opaco.

Per quache strano motivo i caschi visti addosso agli altri fanno un'impressione diversa che rispetto a sè: per dire, a me non sembra che i caschi che vedo in giro siano sproporzianti rispetto a chi li porta. Io invece su 6 modelli provati, sembravo una persona normale solo nella metà nei casi, mentre con i restanti modelli oscillavo fra:

Charlie Brown


un Chupa Chups


le mascotte delle Olimpiadi invernali 2006

Per la cronaca: come primo tragitto di coppia abbiamo attraversato la bassa, apprezzando a pieno il bouquet di concimi che questo ubertoso territorio sprigiona.

giovedì, giugno 04, 2009

LA LUNGA STRADA VERSO L'ALTARE 12

I preparativi procedono, e finalmente abbiamo prenotato il ristorante! Adesso mi sento più leggera e posso cominciare a preoccuparmi del fotografo: mi vien male solo a pensarci.

Leggendo i vari forum sui matrimoni, sono incappata nel favoloso mondo delle benedizioni papali: chi si sposa in Chiesa ha la possibilità di ricevere una simpatica pergamena con una benedizione papale scritta in finto corsivo, con tanto di foto del papa e un elemento ornamentale a scelta fra un campionario che include fiorellini e uccellini. Il tutto per 25 euro, spese di spedizione incluse.

Leggendo il thread del forum, apprendo che:
- in certe chiese la benedizione viene richiesta di default dal prete per tutte le coppie. Il prete durante la cerimonia legge la benedizione, fra la commozione generale. Ciò è triste tanto quanto quelli che brandiscono la foto del vip di turno con firma e dedica prestampata, sostenendo che è stata scritta dalloro beniamino appositamente per loro.
- Esiste in certe famiglie la figura della zia "che ha buoni rapporti con la Curia", e per questo viene incaricata di richiedere queste benedette benedizioni per ogni matrimonio che coinvolga parenti e amici.
- In alcune case la benedizione viene incorniciata in salotto o in camera da letto, attirando commenti del tipo "Oh, è una cosa molto bella e fine". Qualcuno aggiungerebbe "Ne vale davvero la pena".

Naturalmente se qualcuno dei miei lettori ha questa pergamena benedetta non si senta offeso, è solo l'invidia di chi si sposa in comune e al massimo può aspirare a una sciarpa dell'Hellas firmata da Tosi.


certe preziosità noi fuori dalla grazia di Dio ce le sogniamo solo...

PER LA SERIE "ITALIANO LINGUA VIVA"

Definire una cosa come "fine" mi fa venire in mente mio zio, che quando vuole elogiare una torta usa l'aggettivo "delicata": "Che buona, è proprio delicata questa torta"