giovedì, giugno 04, 2009

LA LUNGA STRADA VERSO L'ALTARE 12

I preparativi procedono, e finalmente abbiamo prenotato il ristorante! Adesso mi sento più leggera e posso cominciare a preoccuparmi del fotografo: mi vien male solo a pensarci.

Leggendo i vari forum sui matrimoni, sono incappata nel favoloso mondo delle benedizioni papali: chi si sposa in Chiesa ha la possibilità di ricevere una simpatica pergamena con una benedizione papale scritta in finto corsivo, con tanto di foto del papa e un elemento ornamentale a scelta fra un campionario che include fiorellini e uccellini. Il tutto per 25 euro, spese di spedizione incluse.

Leggendo il thread del forum, apprendo che:
- in certe chiese la benedizione viene richiesta di default dal prete per tutte le coppie. Il prete durante la cerimonia legge la benedizione, fra la commozione generale. Ciò è triste tanto quanto quelli che brandiscono la foto del vip di turno con firma e dedica prestampata, sostenendo che è stata scritta dalloro beniamino appositamente per loro.
- Esiste in certe famiglie la figura della zia "che ha buoni rapporti con la Curia", e per questo viene incaricata di richiedere queste benedette benedizioni per ogni matrimonio che coinvolga parenti e amici.
- In alcune case la benedizione viene incorniciata in salotto o in camera da letto, attirando commenti del tipo "Oh, è una cosa molto bella e fine". Qualcuno aggiungerebbe "Ne vale davvero la pena".

Naturalmente se qualcuno dei miei lettori ha questa pergamena benedetta non si senta offeso, è solo l'invidia di chi si sposa in comune e al massimo può aspirare a una sciarpa dell'Hellas firmata da Tosi.


certe preziosità noi fuori dalla grazia di Dio ce le sogniamo solo...

PER LA SERIE "ITALIANO LINGUA VIVA"

Definire una cosa come "fine" mi fa venire in mente mio zio, che quando vuole elogiare una torta usa l'aggettivo "delicata": "Che buona, è proprio delicata questa torta"

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