domenica, novembre 07, 2004

GUERRA E PACE

Una fase della nostra vita può essere rappresentata da un oggetto, da una persona, da un luogo, da un gesto.

Gli anni della scuola elementare sono per me rappresentati dal "ti stacco la pace".
Ho sempre pensato si trattasse di un gesto universalmente conosciuto, ma Yoshi mi ha rivelato di non averlo mai visto. Non so quindi se il "ti stacco la pace" riguardi solo la comunità femminile e/o la comunità lombarda e/o la comunità milanese e in quale intervallo di tempo (esclusiva deglla prima metà degli anni '90?)

Il gesto del "ti stacco la pace" era molto semplice.
Mettete la mano sinistra con il dorso rivolto verso l'altro.
Chiudete la mano a pugno, lasciando teso solo l'indice.
Fate lo stesso con la mano destra.
Adesso appoggiate l'indice destra su quello sinistro e muovetelo dalla base del dito verso la punta e ripete per almeno 3 volte.
Nel mentre dovete dire, con fare contrito e tono cantilenante e supponente: "Ti staacco la paace! Ti staacco la paace!"
Solitamente ci si staccava la pace un giorno sì e 2 no. Funzionava più o meno così:
GIORNO 1: causa offesa mortale (non mi hai dato un pezzetto del tuo Kinder) X stacca la pace a Y. Se X è un leader, obbliga i subalterni ad isolare Y.
GIORNO 2: reciproca indifferenza o guerra aperta.
GIORNO 3: X decide di avere punito abbastanza Y e decide di ritornare amici. Procede quindi al "ti attacco la pace", gesto uguale al "ti stacco la pace", con la differenza che l'indice procede dalla punta alla base.
Alcune comunità preferisco fare mignolino e cantilenare "guerra guerra al diavoletto che c'ha fatto litigare, pace pace all'angioletto che c'ha fatto fare pace".

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