giovedì, novembre 04, 2004

METAFISICA DELL'UPIM

Oggi sono andata all'Upim per comprare un ombretto.
E' da tantissimo tempo che non ne compro uno, sopratutto perchè non riesco a trovare un colore che mi convinca.
Rosa? Ne ho già quattro, dal colore simili ma dalla consistenza diversa (crema, gloss, polvere, stick)
Viola/lilla? mi starebbe anche bene, ma lo mettevo a 14 anni, e mi sembra di tornare indietro invece che essere proiettata in avanti.
Beige? mi spegne lo sguardo.
Bianco? idem
Grigio? ne ho tre sfumature diverse (argento, antracite, ghiaccio), ma mi appesantiscono lo sguardo.
Avevo visto una palette con 3 sfumature di verde della Bourgois, ma non so se mi sta bene.
C'era anche un arancione che non sembrava male, ma il fatto di dover sborsare 10 euro e passa per un colore che non sono sicura mi doni, mi ha fatto desistere nell'acquisto.

Comunque adesso all'Upim vendono pure i test di gravidanza.
Uno si chiama "Sì o no?".
A me sa di presa per il culo. Mi immagino una sorta di farmacista sadico che ci gode a vederti preoccupata per quello che sarà il risultato e ti chiede, con voce mielosa e troppo allegra per la situazione, se è positivo o meno.
Ma in effetti come puoi chiamare un test di gravidanza?
"Chissà chi lo sa"?
"Prendila con filosofia"?
"Fatti coraggio"?
"Bimbo a bordo"?
"Sarò mamma?"?

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