venerdì, novembre 19, 2004

UN LANCIARAZZI NELLA TESTA FA MALE

Siccome ho mal di testa causa lezione noiosissima e vento che sferza, accontentatevi di due riflessioni due, nate dalla visione frammentaria della puntata di ieri sera di "Un medico in famiglia". Mi sarei potuto limitare al copia-incolla del commento di Aldo Grasso alla relazione Ryan-Marissa, o avrei potuto fare un uso privatisco del blog e raccontare alla Paola la fine di "Senso". Apprezzate quindi lo sforzo di formulare un post originale anche con la testa che mi esplode.

1) Maria, che fa tanto la santa, dopo nemmeno un mese che si è lasciato con Guido, va a letto con Franco. Zoccola due volte, visto che ti sei scelta pure uno che lavora nello stesso ospedale dove c'è il tuo ex.

2) Nonno Libero, che si propone come esempio per grandi e piccini, se ne esce con una trovata che ci mostra il suo lato egoista.
Siccome nonno Libero pensa di essere sul punto di morte, chiede a nonna Enrica di sposarlo, "in modo che la sua pensione non vada persa".
Rendiamoci conto: un ex-sindacalista fa un matrimonio di interesse per fare sì che lo Stato continui a erogargli la pensione, come se non ce ne fossero già fin troppe rispetto a quelli che lavorano. In pratica suo nipote Alberto, il futuro genero Guido e l'acqua cheta Maria devono lavorare per pagare la pensione di nonno Libero a nonna Enrica.
che belle cose che insegna "Un medico in famiglia!"

PS: qualcuno dica a Luzzato Fegiz che Usher non ha più 19 anni da almeno 3 anni.

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