domenica, dicembre 12, 2004

NOIA CATACTONICA DEL DI' PREFESTIVO

Da quando c'è lo Yoshi non passo più i sabati a casa.
Siccome questa settimana ho un esame, questo week-end non ci siamo visti, e così mi è toccato restare a casa.
Il sabato a casa è una maledizione.
La mattina ti passa tranquillamente: ti alzi, fai colazione, pulisci la camera, studi, stai un po' al pc, controlli il pollo e i finocchi, mangi.
L'incubo comincia dopopranzo: il sabato pomeriggio non c'è un cazzo in tv.
Gli altri anni guardavo Amici e fino alle 4 ero a posto, poi i miei tornavano dalla spesa e io mi fiondavo a mangiare i biscotti appena comprati.
Quest'anno però Amici l'ho visto sì e no quattro volte, non sono entrate nel meccanismo della trasmissione, non conosco i ragazzi e quindi è una noia colossale.
Ieri pomeriggio quindi ero spalmata sul divano a guardare nel vuoto, lamentandomi che non volevo uscire per scegliere il colore della macchina, non riuscivo a studiare (è dalle elementari che non studio il sabato pomeriggio), non volevo vestirmi per uscire, non volevo accendere il PC e aspettare che Alice facesse i suoi comodi; l'unica cosa che volevo era preparare dei biscotti. Alla fine,con un immane sforzo, mi sono alzata dal divano, mi sono vestita e ho preparato un budino S. Martino (che fa bene al tuo pancino).
Poi dalle 4 alle 7 il tempo è passato: in macchina alla concessionaria (dall'altra parte di Milano); tour della concessionaria per scegliere il colore della macchina e aspettare che il tipo finisse con gli altri clienti; visita all'ufficio del venditore (che sembrava Tarcisio) che ci ha raccontato che adesso con un suo amico ha investito in due tori, più sicuri di un investimento in borsa, bla bla, stretta di mano; intrappolati sul cavalcavia di Monte Ceneri perche a Lotto c'era Prodi; andati all'Agorà che la sorella doveva comprare i pattini da ghiccio per l'Ingegnere.
Alle sei e mezza, passando davanti a 3 ristoranti giappi e 2 cinesi, mi è venuta una gran voglia di cibo cinese (il sabato è la giornata del cibo etnico), ma senza scimmiottino non se ne fa niente.
La sera del sabato passa più in fretta: bagno, crema, dentini, a letto alle dieci e mezza per dodici ore di sonno.

PS: ho deciso che da grande voglio fare la venditrice d'auto. Mi specializzerò nelle donne, perchè so che un uomo non si fiderebbe mai del giudizio di una donna ("cosa cavolo ne può sapere una donnetta di auto?"). In fondo la sorella di mia nonna è stata la prima venditrice donna di auto ed è anche diventata manager alla Lancia.

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