venerdì, dicembre 10, 2004

PROFILO DESTRO, PROFILO SINISTRO

C'era una volta la mia vicina di casa, un metro e cinquantaqualcosa di toscanità, capelli di saggina e lineamenti da sorellastra di Cenerentola.
La mia vicina era una menarella di prima categoria: siccome non era bella, si vantava dei suoi vestiti, delle cose che voleva comprarsi, della moto del fratello, dei suoi ex, di questo e di quello.
Una volta se ne è uscita che voleva fare un regalo originale al suo ragazzo, quindi quel pomeriggio sarebbe andata dal fotografo per fare le foto per un calendario che avrebbe tenuto compagnia al suo marinaio livornese . Di fronte alla mia espressione tra lo stupito, lo schifato, l'incuriosito e il divertito la Vicina ha precisato che "non faccio mica foto osè! Sono vestita, al massimo in qualcuna ho il due pezzi!"
Ecco, questa è un'idea peregrina.
Ma c'è di peggio.

C'era una volta la mia amica e compagna di classe Brisella (nome di fantasia). A Brisella non piaceva essere fotografata in condizioni normale, perchè veniva sempre male. Siccome il suo ragazzo si lamentava che non avevano foto insieme, lei ha prenotato una seduta fotografica presso un grande studio.
In pratica Brisella e il suo lui sono andati in questo studio (con le luci, gli arredi finti tipo: finto salotto, finta camera da letto), si sono portati da casa i vestiti migliori (tra cui, notate bene, gli abiti da sera) e hanno fatto un tot di foto insieme in posa: in pratica una simulazione di quella che capita agli sposi il dì delle nozze.
Il risultato è stato all'altezza delle aspettative della Brisella.
Peccato che noi non lo si sia potuto vedere, perchè il formato dell'album e delle foto era troppo grande per consentire un agevole trasporto sul pullman.

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