giovedì, gennaio 27, 2005

80 VOGLIA DI FORMAGGIO

Sto studiando (meglio: appuntando) l'affascinante mercato lattiero-caseario dell'Italia degli anni '80. Utilità pari a 2 su 100, visto che si delinea una situazione:
- pre quote latte
- pre ondata salutista "no al colesterolo sì a Valsoia" e "il latte? non lo digerisco"
Per trovarvi quindi un senso, ho dovuto fare mente locale alla mia infanzia: com'era la situazione latte/formaggi/derivati freschi?
I formaggi non li ricordo perchè mi hanno sempre fatto schifo, quindi li ho rimossi.
Ma poniamo l'attenzione su:
a) lo yogurt.
Gli anni '80 sono gli anni dello yogurt Mandriot e dei lattai/formaggiai ambulanti: padre e figlia (mi ricordo una lei molto giovane)vanno in giro su un negozio mobile al ritmo di "Sta arrivando sta arrivando sta arrivando Mandriot".
A un certo punto sono misteriosamente spariti, ma restano nel mio cuore esattamente a fianco della tazza avuta con i punti Misterday: la mug con le note antropomorfe che quando la sollevavi partiva "Per Elisa".
A proposito: perchè in tutte le tastiere la musichetta preimpostata è sempre Per Elisa e non "fa mi mi fa mi mi fa mi mi sol. do si la la sol fa fa mi re re." (o è qualcosa di Mozart o c'è di mezzo un "5")
b) i formaggini
sarà che ai bambini si propinano sempre le minestrine con i formaggini (vedi formaggino Mio), ma mi ricordo che da piccola ce ne erano proprio tanti. C'era il formaggino Belpaese, il Grunland, i formaggini Susanna e poi i Tigre.
Non ho idea quale azienda produca il formaggino Tigre, ma potrei pensare che sta messa proprio male visto che dopo 15 anni riprone la stessa pubblicità crucca: gente con quelle facce, quei capelli e quei vestiti c'era solo sulla vecchia edizione del Deutschstunde.

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