lunedì, gennaio 17, 2005

I RITMI BIOLOGICI E LE VECCHIE SCEME

A pagina 22 del Corriere della Sera c'è la notizia di una donna romena di 67 che, grazie all'inseminazione artificiale e 9 anni di cure ormonali, ha dato alla luce due gemelli. Purtroppo ha dovuto partire all'ottavo mese e uno dei bambini è subito morto, però l'altro sta bene, anche se pesa solo un chilo e quattro.
Posso dire che trovo disgustosa e terribilmente egoista questa donna che dichiara di non essersi mai abituata all'idea di non avere figli?
Io non permetterei mai la fecondazione artificiale a una donna così vecchia: una che non accetta lo scorrere del tempo e vuole alterare i ritmi biologici perchè "vorrebbe tanto un bambino" non mi sembra una persona matura, adatta a crescere un figlio.
E poi pensiamo un'attimo: quando lei sarà sull'ottantina (ma potrebbe morire anche prima: insomma la vita media è sui 76 anni in Italia, no?) suo figlio sarà un adolescente che non può vivere con spensieratezza, perchè ha una madre vecchissima, che ha bisogno del suo aiuto e che può morire da un momento all'altro.
C'è da dire però che, quando lui avrà 30 anni, sua madre sarà già passata a miglior vita e lui potrà vivere da solo senza dover cercare un'altra casa in affitto.
Ma secondo me la fa fuori prima.
Oppure sviluppa un rapporto morboso e diventa un disadattato.

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