lunedì, gennaio 31, 2005

PESCETTI CAGONI

C'era una volta una bambina di città, che voleva tanto un animaletto domestico, visto che a casa nessuno giocava con lei (ma di questo parlerò prossimamente). Purtroppo, essendo una bambina d'appartamento e avendo una madre odiatrice degli animali ad eccezioni di quelli montani allo stato brado ma avvistati a distanza di sicurezza con il binocolo, l'unica cosa che potè ottenere fu uno boccia per i pesci senza i pesci.
In realtà lei avrebbe tanto voluto un criceto, ma il destino le fece avere solo la boccia. Vuota.
Vista l'assoluta mancanza di logica, il padre un dì le portò a casa un barattolo di salmerini, con i quali riempire la suddetta boccia. I salmerini venivano da un grosso barile dove il salumiere aveva messo il frutto di un week end di pesca fluviale per poi regalarne una trentina al babbo.
La famiglia riempì la boccia di acqua e salmerini e, dopo solo un giorno di magime, si compì la magia: l'acqua divenne torbida, pieno di avanzi di cibo e cacche in sospensione, perchè i salmerini cagano continuamente. Data l'impossibilità di cambiare l'acqua a una boccia con 30 pescetti, bisogna aspirare lo sporco con una cannuccia. No, non con la bocca, ma usando l'indice per tappare un'estremita in modo da creare uno scompenso della pressione e tirare su l'acqua sporca.
I salmerini rimasero in quella boccia per un mese, cominciarono anche a figliare, finchè la famiglia, esasperata e annoiata da animali così inutili, spedì il padre a gettarli in un fosso.

Vai a leggere la seconda parte delle mie avventure con i pescetti, ma prima commenta questa.

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