PROSTITUTA DI QUARTIERE
Lungo il viale vicino a casa mia c'è ancora un'alta concentrazione di prostitute italiane di mezza età. Mentre le straniere, ed eccezione di quella che fa avanti indietro davanti all'università, lavorano su turni serali/notturni, le prostitute italiane di mezza età (dai 40 ai 60 anni) lavorano soprattutto il pomeriggio e la mattina tardi: probabilmente prima fanno le pulizie, preparano il pranzo per il marito/figlio e poi escono per andare al lavoro.
Quella all'angolo con casa mia è una signora molto elegante sulla sessantina. Ha una bella permanente, i capelli grigi ed è sempre molto elegante e curata: a differenza di quelle che si trovano più avanti, con la gonna nera stretta, il tacco alto, la pelliccia aperta e il rossetto bordeaux, lei indossa il suo cappotto grigio, la sua bella scarpa con il tacco da signora bene e le calze color nocciola. Se non fosse che sta ferma allo stesso angolo, si potrebbe pensare sia una signora appena uscita dal parrucchiere che aspetta che il marito venga a prenderla.
Mia zia la conosce-come conosce anche quella che sta sulla Smart (lavorano qui da anni e mia zia è una gran pettegola)- e si dice che lei prima faceva l'infermiera e l'assistente agli anziani; dopo anni a pulire il sedere agli anziani ha deciso che fare la prostituta se non altro la faceva guadagnare di più e se doveva lavorare con gli anziani, almeno si trattava di persone autosufficienti.
La tipa sulla Smart è molto elegante, ma più "volgare" è appariscente (v. descrizione sopra). Se ben ricordo lei fa la prostituta per pagare l'assistenza al figlio malato.
Quando avevo 13 anni, un pomeriggio ho provato ad andare fino a scuola con i rollerblade, solo che non sapevo frenare, così, arrivata all'incrocio, per fermarmi mi sono dovuta appoggiare sul cofano della macchina di una di queste prostitute. E' stata molto gentile e ha scherzato un po' con me, e da quella volta a me infonde sicurezza sapere che loro sono sempre lì.
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