OGGI E' QUARESIMA, QUINDI NON SI RIDE
E' che proprio io non so dire di no.
E se c'è da scendere a compromessi, sono sempre io a cedere.
E senza che l'altro debba insestire o chiedere:Automaticamente penso: "Vabbè, facciamo come vuole lui".
Sarà perchè così posso sentirmi tanto buona e generosa (oltre che tanto fessa).
Sarà perchè se no mi sento la piccola despota "No! Si fa come dico io".
Sarà perchè a casa mia, con mia madre, è impossibile avere una discussione civile: si fa come vuole lei, punto.
Beh, in realtà mia sorella fa quello che vuole, se ne frega se mia madre si preoccupa; sarà anche perchè lei è sempre fuori casa (in pratica sta qui solo per mangiare, lavarsi e dormire), quindi non deve sentirla lamentarsi continuamente.
Io ormai ho interiorizzato; me lo sento: diventerò come lei, ansiosa, pessimista, lamentona, costantemente infelice e invidiosa degli altri.
Perfetto.
Ma in effetti, se non so nemmeno dire "No, voglio vedere quel film! Il tuo lo andiamo a vedere un'altra volta" senza sentirmi un'egoista che non va incontro agli altri, come posso pretendere di essere padrona del mio destino?
Fottute famiglie disfunzionali.
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