PSICOPATICO A BORDO
Al liceo immaginavo come avrei reagito se una volta, voltandomi verso la finestra, avessi visto la faccia di un uomo che, aggrappato al davanzale del secondo piano, guardava dentro. Era un'immagine allo stesso tempo inquietante e divertente, soprattutto quando l'uomo assumeva le sembianze dell'ispettore Gadget.
Con gli anni ho sviluppato poi un altra fantasticheria, per cui, ogni volta che attraverso la strada e la macchina si ferma prima delle strisce per farmi passare, penso che magari alla guida c'è un pazzo che fa finta di fermarsi, mentre in realtà accellera e mi investe.
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