lunedì, febbraio 21, 2005

VOGLIA DI LINGUA ("cazzo" mi sembrava troppo volgare)

Disclaimer
1) chiunque in un momento di rabbia o nervoso osi rinfacciarmi quanto sotto è uno stronzo. Vale soprattutto per chi ha a che fare con me "dal vivo".
2) non vado assolutamente fiera di quanto segue. Qualcuno potrà obiettare "e allora perchè lo rendi pubblico?". La risposta è: consideratelo una prova d'amore; a Yoshi è infatti molto piaciuta questa storia, e ha assai insistito affinchè ne facessi un post.


Come i più fedeli di voi sapranno, FdC ha avuto un passato da "ragazza triste con gli occhiali che nessuno si fila".
Quanto può essere grama la vita di una ragazza triste con gli occhiali? Tanto. Pure troppo. Soprattutto in quel periodo della vita che si chiama adolescenza.
Soprattutto quando tutte le tue compagne hanno una vita sociale e quindi conoscono tanti ragazzi, amici di amici, amici di amiche, cugini di amici, fratelli di amiche, vicini di casa e ragazzi alla fermata.
Tu, che non hai una vita sociale perché abiti dall'altra parte della città e quindi puoi uscire con i tuoi compagni solo in grandi occasioni (compleanno di…, pizzata per.., festa di capodanno da…) che giustifichino la mobilitazione di tuo padre come autista, non conosci nessuno. Adocchi i fanciulli sulla 90, adocchi fanciulli della scuola vicina, adocchi rari amici di amiche che sono già impegnati e quindi non ce n'è.
Arrivi così a 17 anni che non limoni dalla lontana estate dei tuoi 14 anni.
3 anni senza lingua in bocca. Unici eventi degni di nota: un appuntamento trascorso nel più totale mutismo con un amico di una tua amica e la conoscenza di un tipo in discoteca (domenica pomeriggio hip hop all'Indian, per festeggiare il tuo compleanno), che si è scoperto avere 25 anni, quindi tua sorella si è premurata di dirti che col cavolo che ci uscivi, ché quello voleva solo una cosa.

Hai 17 ed è ottobre.
Hai un pc e ICQ.
Conosci un ragazzetto 18enne di Torino. Canta in un gruppo ed è innamorato di una tipa di Pieve Emanuele.
Ma dai! Io conosco dei tipi di Pieve! Se vuoi chiedo a loro se possono scriverle una dedica d'amore sul marciapiede di fronte a casa.
Hai fatto sesso?
No, è un periodo di magra da anni…
Nemmeno lui, perché è un grande sognatore e un'idealista (col senno di poi devo dire che avevo scelto proprio un bel soggetto, pure a scatola chiusa), e poi lei abita così lontano, e i suoi sono sempre in casa.
Ho rimosso il come, ma sta di fatto che la disperazione prende il sopravvento.
Fortuna che non siamo faccia a faccia, se no vedrebbe lampeggiare una scritta al neon "voglia di cazzo" (beh, di lingua in realtà. Sono sempre stata una ragazza di sani principi: l'avrei data dopo almeno 6 mesi di coppia).
Non ricordo più come, ma gli dico che potrebbe venire a Milano una volta, e potremmo andare al parco a fare le cose che fanno i giovani al parco.
Accetta.
Però il biglietto me lo paghi tu.
Mmmmm…ok.

Il giorno dopo la mia amica Saby, informata della cosa, mi getta secchiate d'acqua ghiacciata addosso, dicendo che in pratica sto pagando uno perché mi si limoni, ed è la cosa più squallida che abbia mai sentito. Cioè, nemmeno fate a metà, paghi tutto tu!

FdC rinsavisce e dice al tipo che niente, ha cambiato idea, è una grande cavolata, scusa ero disperata, ciao ciao e cancella il contatto.

La Saby ha continuato a ricordarmi questo triste episodio ogni volta che le facevo la morale per qualcosa. Però GIURO che dopo non ho mai più fatto niente di così triste. Mi sono limitata a fare la 17/8/9enne innamorata platonica.

BlogItemCommentsEnabled>

0 Commenti:

Posta un commento