domenica, aprile 17, 2005

THE WEDDING PLANNER

Ci sono due categorie di ragazze: quelle che pensano/hanno pensato al dì del loro matrimonio e quelle che cadono dalle nuvole. Naturalmente io appartengo alle prime: insomma, decido il giorno prima cosa mettere per andare in università, mi sembra il minimo pensare da sempre a come sarà il mio abito da sposa.
L'abito da sposa è la preoccupazione numero uno: tutte le altre decisioni dipendono da quello. Esempio: preferirei sposarmi in Chiesa non per una questione religiosa, ma semplicemente per fare la sfilata di bianco vestita. Insomma, è un peccato che n euro di vestito siano poi mostrati per 15 minuti di cerimonia comunale "avanti il prossimo".
Del mio matrimonio ipotetico con Scimmiottino so che:
- non faremo il pranzo di nozze ma un rinfresco: è più economico ed evita che persone che non si sopportano passino 10 ore sotto lo stesso tetto.
- il viaggio di nozze sarà una crociera nei mari del Nord. In realtà lui all'inizio voleva andare in Giappone (quindi ci saremmo dovuti sposare in primavera), ma ho barattato la crociera tra i fiordi in cambio della salvezza eterna della mia anima: il frutto dei nostri lombi non verrà battezzato, la sua salvezza dipenderà solo da lui una volta maggiorenne.

Memore di un'intervento di don Gino Rigoldi, che dichiarava come gli mettessero tristezza tutte quelle ragazze giovani che il giorno del matrimonio si fanno permamenti improbabili da vecchia, ho pensato che se ci sposiamo in giugno potremmo fare un matrimonio un po' hippie: io indosserei un vestito molto semplice (una tunica o una sottoveste lunga di lino) e avrei i capelli sciolti e ondulati, con una coroncina di fiori di campo (margherite? ranuncoli?) ad ornarmi il capo; Yoshi indosserebbe una camicia di lino con il collo alla coreana e dei pantaloni normali (anche dei jeans).
La cosa importante è che ci siano i confetti e che il buffet preveda piatti tiepidi/caldi, che a me la roba fredda non piace.

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