lunedì, agosto 29, 2005

LA SENSIBILITA' DEL PASTICCINO

Io sono molto sensibile.
Facedo una rapida valutazione direi che sono più sensibile alle piccole che non alle grandi cose.
Nel mio caso si può parlare di sensibilità del pasticcino

La sensibilità del pasticcino molto diffusa, come dimostra il fatto che venga citata in almeno un paio di romanzi (uno dovrebbe essere "Il mondo di Sofia").
Si tratta una sensibilità delle piccole cose e si basa sul presupposto che i pasticcini siano dotati di coscienza e sentimenti.
Come fare a capire se anche voi avete la sensibilità del pasticcino?
Prendete un vassoio di pasticcini misti: ci sono i bignè, le tartellette alla frutta, le fiamme al cioccolato, i cigni, le sfogliatelle,le pastine da the.
Ogni vassoio ha almeno un pasticcino sfigato, meno apperiscente o appetitoso (magari perchè più semplice) degli altri.
Tutti si fiondano sulle sfogliatelle, le paste con la fragola e i cigni, ma nessuno caga, facciamo un esempio, il fiorellino di pasta frolla.
Chi è sensibile al pasticcino riesce a provare empatia nei confronti del fiorellino di pasta frolla e invece di mangiare per primo il bignè alla nocciola mangia lui, perchè pensa "Poverino, nessuno lo vuole! poi finisce che resta da solo sul vassoio..."
La sensibilità del pasticcino non va confusa con l'altruismo: "Mi piacerebbe tanto mangiare il cigno, ma so che piace anche agli altri, quindi lo lascio a loro e mangio la fiamma al cioccolato".
La sensibilità del pasticcino è anche nota come sensibilità del cioccolatino.

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