mercoledì, settembre 28, 2005

MICROCOSMO

Il reparto di psichiatria è piccolo, un corridoio su cui si affacciano tante camere da tre letti, i bagni, la sala mensa nonchè sala ricreativa (in quanto c'è un televisore, una cyclette e i fumatori si ritrovano lì a fumare) e uno slargo con poltroncine, tavolo da ping pong e telefono a gettoni.
I ricoverati non sono divisi in base alla gravità del caso: i tentati suicidi sono insieme a chi ha problemi mentali "fissi" (non so, ad esempio schizofrenia), gli uomini insieme alle donne.
Finora ci sono una ventina di pazienti (4 sono entrati giusto oggi); a parte cinque persone di mezza età, gli altri sono giovani, di età compresa fra i 20 e i 35 anni. Alcuni stanno meglio di altri, parlano fra di loro, fanno un po' gruppo. Altri stanno soli e passano il tempo facendo avanti indietro per il corridoio, con lo sguardo perso nel vuoto. In effetti non c'è molto da fare.
La giornata è scandita da appuntamenti fissi: la colazione, il giro di farmaci della mattina, il pranzo,la visita dei parenti, il the, l'aperitivo (logicamente analcolico) per far socializzare i giovani, la cena, la visita dei parenti, il giro di farmaci delle 19.30, il giro dei farmaci per la notte.
A volte si festeggia (ad esempio il compleanno di qualcuno)con una fetta di torta.
I ricoverati possono vestirsi anche in abiti "civili" (quindi niente pigiami e vestaglie), per cui non si capisce mai se quello che hai di fronte è un malato o un volontario.
Ci sono tante storie in un reparto di psichiatria, e il fatto che coinvolgano persone così giovani è la cosa che colpisce di più.
C'è il giovane dentista che non trova lavoro e sprofonda in uno stato di depressione.
C'è la sudamericana che dice che "l'ansia è la malattia del suo paese".
C'è la ragazza di ventidue anni che dopo essere stata lasciata dal ragazzo è crollata e ha tentato il suicidio due volte.

Il reparto di psichiatria è qualcosa di totalmente fuori dal mondo. E' un microcosmo. E' alienante.
Poi vabbè, capita anche di assistere a scene surreali, come sei persone che discutono animatamente su come calcolare l'Iva per una fattura e "E' il 20% da aggiungere" "In Francia è il 19,6%" "Io la calcolo sul prezzo che stabilisco" "Ma no, devi calcolare il prezzo in base al prezzo reale cui poi hai aggiunto l'Iva che è già compresa".
NB: di queste 6 persone solo una è ricoverata.

BlogItemCommentsEnabled>

0 Commenti:

Posta un commento