giovedì, ottobre 20, 2005

I MISTERI DELLA VITA

Ci sono due fenomeni la cui incidenza statistica è impressionante: lo smarrimento delle penne e i ganci appendi borsa/cappotto sulla porta delle toilette.
Mi riferisco a quei gancini di forma più o meno rettangolare, di dimensioni ridotte, per cui dovete appendere la giacca per l'etichetta e non per il collo (il che è moralmente corretto, perchè se l'appendate per il collo poi si rovina). Avete presente? No? Forse perchè nel 90% dei casi questi ganci sono rotti, quindi non avete avuto modo di vederli nella loro integrità (ad esempio il giorno dell'inaugurazione del bagno).
Ho sempre pensato che la loro rottura dipendesse da qualche atto vandalico, visto che di solito sono presenti in bagni pubblici o universitari.
Poi ieri vado a Mediolanum, vado in bagno e lo vedo: anche lì manca il gancio, con chiaramente segnato il punto di rottura. Ora, visto il frequentatore medio della sede della banca (uomo in giacca e cravatta, età superiore ai 30 anni), ne deduco che non si tratta di atti vandalici, ma di ganci fatti con materiali di merda, incapaci di reggere il peso di un cappotto o di una borsa.
Insomma, a meno che uno non appenda lì il suo borsone porta palla da bowling, un trolley pieno (appeso per il manico) o usi il gancio come perno per catapultarsi contro il vetro del bagno, mi sembra difficile sottoporre questo benedetto affare a una pressione superiore alla sua capacità massima.
A meno che la capacità massima non sia pari a 1 etto.

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