domenica, febbraio 26, 2006

MOMENTI INTIMISTICI

Ecco, io adesso mi sarei dovuta mettere qui a scrivere un nuovo e bellissimo post perchè il mio ciccino lo vorrebbe. Poi torno a casa e l'atmosfera che si respira è talmente di merda che non ho proprio voglia e testa di fare la divertente.
Perchè che che qualcun si ostini a dirlo, la mia NON E' UNA FAMIGLIA NORMALE.
Un papà con un tumore alla prostata è normale. Ok.
Una sorella single a 28 anni è normale.
Un papà in pieno misticismo è normale.
Una famiglia piena di ipocrisia cattolica è normale.
NON E' NORMALE una famiglia dove tua madre ha tentato il suicidio. Per quanto le statistiche dicano che a Milano i casi sono aumentati del 40%. Per quanto siano passati mesi e adesso va meglio. Ok, non è più depressa come prima, ma rimane una persona totalmente infelice. E invidiosa di tutto. A cui non va mai bene niente.
Che vorrebbe che il mondo andasse esattamente come vorrebbe lei, seguendo lo stesso ordine cronologico.
Che non capisce che i treni non li guido io, che non scelgo io quando partono, che non dipendono da me i ritardi fissi delle ferrovie.
Che non è detto che sia la più vecchia ad andare via di casa per prima. Che non è possibile scaricare la sua infelicità anche su mia sorella (oltre che sulla vecchia che tutti aspettano che muoia, oltre che sul tumore di papà), solo perchè mia cugina questa estate si sposa e lei invece è single e "mi raccomando, quando vedi gli zii di che il lavoro è bellissimo, va benissimo e ti dà tante soddisfazioni, chè almeno tu non hai l'amore ma hai la carriera".

Tornando a casa mio padre mi ha chiesto se ricordo di aver mai visto mia madre felice. No, mai vista. L'ho sempre vista nervosa, incazzatta, e invidiosa, sempre pronta a fare confronti e lamentarsi di non avere quello che hanno gli altri, sempre in competizione con tutti e sempre perdente. Forse perchè la depressione le è venuta quando io avevo 2/3 anni, quindi, per quanto poi sia guarita (e poi riammalata, e poi guarota, e riammalata), non lo è mai stata del tutto.
Tutto ciò è molto triste.
Anche ottimo materiale per una bella saga familiare (in forma di romanzo o film o tutte e due). O ottima storia da raccontare nelle interviste se fossi una simil Lindsay Lohan. Potrei fare anche una canzone e un video stile "Confession of a broken heart".


Già che ci siamo, a conclusione, spero che leggendo questo "qualcuno" capisca che, se siamo una famiglia grigia, sciapa e, aggiungo io, sbagliata-storta-disfunzionale, non è possibile aspettarsi un'esibizione dell'anello stile film americano, con festa e brindisi e "Ohhh" "Ahh" e tanta emozione e gioia. Ciò sarebbe stato possibile solo se ciò fosse rientrato nel grande disegno immaginato da mia madre.

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