lunedì, aprile 10, 2006

DONNE INCINTA E BANALI CONTROLLI

Mia madre ha cambiato ginecologo quando, donna in menopausa, si è sentita fuori luogo a stare seduta in mezzo a donne col pancione.
Il suo ex-ginecologo è diventato il mio e di mia sorella. Non si tratta di un semplice studio, ma di un centro tutto al femminile fondato da una ostetrica svedese negli anni '70: non ci sono solo ginecologi, ma anche pediatri, massagiatori shiatsu per le mamme che vogliono rilassarsi, psicologi, dietisti. Date le dimensioni ridotte del posto tutte queste figure professionali lavorano a turni.
La cosa più bella di questo centro è che organizza corsi di ginnastica per le future mamme, ma anche tante altre iniziative per favorire la socializzazione e il sostegno tra chi si trova ad affrontare per la prima volta una gravidanza e tutto quello che succede una volta partorito.
Si respira una bella atmosfera lì: tutti sono sorridenti, la ginecologa si ricorda di mamme che sono state lì 3 anni prima, le pazienti scherzano con la segreteria...

L'unico difetto è che molto spesso vengono fissati appuntamenti all'ultimo, per cui le visite risultano tutte scalate di mezz'ora. Questa volta mi sono fatta una cultura leggendo "Dolce attesa" e sfogliando una rivista per mamme in svedese.
Prima di me c'erano tre coppie con pance più o meno evidenti. I controlli delle gravidanze sono naturalmente la visita che dura di più, perchè ci sono mille domande da fare, ecografie, dubbi, angoscie, perplessità, battute per sdrammatizzare e vivere più serenamente questo momento e così via.
A stare lì in attesa per il normale controllo annuale ci si sente un po' in colpa per sottrarre tempo a chi dal ginecologo ci va per cose più importanti (= un frugoletto in produzione).
Alla fine la mia visita è stata così veloce (10 minuti, il tempo di chiedere se va tutto bene con la pillola, ci sono problemi, devi fare gli esami del sangue, esaminiamo la vagina, facciamo il pap test e l'ecografia, a posto, ecco la ricetta nuova) che la segretaria ha commentato: "Questo è stata la visita più breve che abbia mai visto", al che le ho spiegato che io ero lì solo per un banale controllo, niente di interessante come gli altri.

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