mercoledì, aprile 26, 2006

LAMENTO DISPERATO DEL TOSAERBA

Sabato è il mio compleanno.
Questo evento, unito alla- penso classica- crisi "cosa farò della mia vita non troverò mai un lavoro anche perchè tutti quelli che potrei teoricamente fare con la mia laurea mi fanno abbastanza schifo perchè non ho fatto economia che lavoro schifo per lavoro schifo almeno era più facile trovarlo a qualunque longitudine e latitudine", mi ha fatto venire una gran voglia di:
- shopping (cui ho provveduto settimana scorsa);
- tagliarmi i capelli, in quanto le code che si ostinano ad andare all'insù causa contattato con le spalle sono diventate la sublimazione del mio conflitto e travaglio interiore.
Sono quindi due giorni che guardo riviste e siti internet alla ricerca di un taglio che mi ispiri, giusto per non andare là e dire: accorcia tutto di due dita.
Purtroppo non ho trovato niente di interessante, ma ho raggiunto una maggiore consapevolezza tricologica: adesso so che ho una faccia a forma di cuore (modo carino per dire "triangolo con il vertice verso il basso"), che richiede capelli lunghi almeno fino al mento. Il taglio suggerito è un classico caschetto: peccato che la mia parrucchiera e le sue socie si ostinano a non volermelo fare, paventandomi davanti lo spettro dell'effetto spaventapasseri.
Ripensando al mio passato, non è che quando alle medie avevo il caschetto stessi granchè bene, come dimostra il fatto che, una volta tagliati, mi hanno fatto i complimenti (ma MAI PIU' capelli corti corti da maschio!), però magari adesso ci starei bene e poi mica voglio un caschetto caschetto: vorrei solo che le ciocche dietro fossero portate alla stessa lunghezza di quelle davanti, lasciandole comunque sempre sfilate.

Non è molto di aiuto usare il make-over-o-matic, anche perchè ci sono pochi tagli e tutti partono dal presupposto che uno abbia una cofana di capelli, che non è il mio caso.
Oddio, tutto questo mi rende così infelice...e poi la mia parruchhiere è la donna più scazzata e lamentosa del mondo: penso che quando avrà l'età di mia madre sarà un incubo puro, fortuna che nessuno se la piglia...

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