mercoledì, maggio 10, 2006

MONDO MARCIO E' UN MANDOLONE...

...dove per mandolone si intende un adolescente alto e grosso, che si muove come se ancora non avesse preso bene le misure e che ha l'espressione intelligente di uno il cui cervello non è ben irrorato di sangue. Spero che la definzione sia giusta: in caso contrario comunuqe sappiate che io intendo questo.

E' da qualche giorno che la mia mattinata si articola nel seguente modo:
- sveglia alle 9.00-9.20,
- colazione,
- rapido controllo di internet,
- igiene personale,
- visione di "Dee Jay chiama Italia" + 20' di step, tendenzialmente dalle 10.12 alle 10.32 + internet se non so che fare,
- lettura giornale portata a casa da mamma,
- mettere sul fuoco il mio contorno.

Oggi a "Dee Jay chiama Italia" c'era ospite Mondo Marcio. A me l'hip hop di Mondo Marcio fa sostanzialmente cagare e sono sicura che mi avrebbe fatto schifo pure sei anni fa, quando compravo Aelle e tutti i cd di hip hop italiano nordico (non per razzismo, semplicemente io prediligevo l'asse Torino-Novara-Varese-Milano a quello Bologna-Roma).
Comunque, questo non vuole essere un post in cui vi spiego perchè Mondo Marcio non mi piace: volevo solo cogliere l'occasione per pubblicare uno stralcio di una sua intervista a Cosmopolitan.

Quello che emerge da questa intervista è sostanzialmente che Mondo Marcio c'ha 19 anni e che oggi il giovane mc italiano per avere un contratto deve proporsi come l'Eminem italiano, con una vita fatta di periferia, sopprusi, abusi familiari.
Avete presente il suo primo singolo? La prima volta che l'ho sentito mi sono chiesta:
- se suo padre fosse uno di quei contrabbandieri di sigarette che giù in meridione tagliano la strada alle altre macchine mentre fuggono dai controlli e fosse morto in una sparatoria;
- se sua madre fosse anche lei nel giro e, ad esempio, spacciasse;
- se lui quindi era stato tolto ai genitori per questo;
- se avesse passato anni in una casa famiglia.
Tutte queste domande sono giustificate sia dai testi che dal fatto che lui parla con una patata e lo strofinaccio del giovane Muccino in bocca, per cui non scandisce bene le parole e non si capisce una sega.

Dopo questa premessa ecco il pezzo di intervista

Tutti gli articoli alludono al fatto che vieni dalla strada. Ma è proprio così?
No, non è vero. Ho passato dei periodi in quegli ambienti, più che altro sono situazioni che ho visto e che conosco molto bene.

Citi la prigione; ci sei stato?
No, assolutamente, e neppure in orfanotrofio. Ma ho vissuto situazioni difficili frequentando pschiatri, assistenti sociali...

Psichiatri?
I miei genitori e i giudici mi ci hanno spedito durante la separazione. Volevano verificare cosa ne pensassi di tutto quello che succedeva intorno a me. Bisto che non riuscivo a parlare con mio padre e mia madre, mi mandavano dagli psichiatri che mi facevano domande tipo "Quale dei tuoi genitori preferisci?" o "Che rapporto hai con la masturbazione?". Robe da pazzi!

Sul punto psichiatri vorrei chiedere all'Irene: è Mondo Marcio che fa confusione con i termini? Perchè non mi sembra proprio che lo psichiatra sia la figura adatta a questo caso: forse andava da uno psicologo , ma dire pschiatra dà l'idea di qualcosa di più brutto e grosso, no?
E poi non mi sembra malvagità portare un ragazzino dallo psicologo quando i genitori si separano e lui non riesce a comunicare con loro, no? Sarebbe stato peggio se se ne fossero fregati bellamente di lui e di quello che pensava, no?
Comunque la morale è una sola: "Mondo Marcio? Ma va a lauorà, pantula!"

PS x Billie Gioia: Oggi Nicola Savino indossava una maglietta azzurra a righe blu e in quel momento ho capito chi mi ricordava un pochino Fmike!

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