VITA VERA

Ho sognato che ero la cameriera di un ristorante e dovevo portare il dolce a una ragazza cinese. La ragazza non sapeva cosa voleva, per cui dovevo portarglieli tutti e poi lei avrebbe scelto.
Andavo a prendere i dolci e chiedevo al capo come dovevo tagliare le diverse torte. Quando sono tornata dalla ragazza, lei non c'era più e il suo tavolo era occupato da tutti i dipendenti del locale, che si erano trasformati nei miei parenti.
Alla fine le torte ce le mangiavamo noi, ma alcune fette ne avanzavano e si trasformavano in pasticcini, che mio padre diceva bisognava finire.
Cosa vuol dire (a parte che ho fatto una fatica a trasformare tutti i verbi al tempo imperfetto)?

Per colpa del cane della Paola adesso ho il terrore che quando un cane si avvicina per farmi le feste, in realtà vuole copulare con la mia gamba e io faccio la figura della scema.
Sono due giorni che, tornando a casa, incontro una vecchia con un grazioso cagnolino bianco e peloso (penso sia un maltese) che ogni volta che mi vede comincia a saltare, scodinzolare e corrermi vicino.
Se Sansone non avesse cercato di farsi la mia gamba io adesso non mi allontanerei dal cane dicendo "No! No!" mentre la signora ripete con disappunto che è un giocherellone e vuole solo le carezze, pensando che io abbia paura dei cani.
Se sapessi che è una femmina lo lascerei fare senza problemi, ma nell'incertezza..

Mentre andavo dal dottore ho sentito tre prostitute (la vecchia guardia italiana di mezza età) che litigavano.
Motivo? La camera d'albergo che usano a turno con i clienti: una delle tre veniva accusata dalle altre di metterci troppo tempo a lasciarla libera alle altre, perchè finito il rapporto non si limita a rivestirsi ma si rifà il trucco, mentre le colleghe aspettano.

Dopo più di tre anni ho rivisto la mia simpaticissima vicina di casa (quella che abita in fondo alla via) ed ex compagna di liceo. Stessa faccia da culo, stessi capelli di paglia (ma adesso non più caschetto ma lunghi e sfibrati. Il colore Paris Hilton richiede capelli brillanti ciccia), stessa falsità.