domenica, giugno 04, 2006

LAS VEGAS CALLING

Oggi il treno era pieno, tanto che sono dovuta stare seduta in corridoio.
Verso la fine del viaggio dallo scompartimento escono una donna e un uomo (entrambi sui 30 anni) con due enormi valigie e cominciano a lamentarsi in inglese del fatto che il treno è in ritardo (5 minuti: dilettanti delle FS). Il signore di colore di fianco a me si unisce al lamento, perchè deve prendere un aereo per Hannover alle 19.40. Che io dico: ma se sai che devi essere in aeroporto un'ora e mezza prima della partenza, cosa prendi il treno che arriva a Milano alle 18? Per andare a Linate o Malpensa (Orio è anche peggio) ci vogliono 40 minuti se non c'è traffico e non devi aspettare venti minuti l'orario di partenza dell'autobus!

Il tipo numero 1, che scopro poi essere di Las Vegas, attacca quindi bottone con l'altro e, successivamente con me. Da prima mi chiede se la borsa di Winnie l'ho presa a Disneyland (no, me l'hanno regalato ed è stata presa al Disney Store qui in Italia), poi se ci sono stata (no), poi se so come si chiama il personaggio (Winnie the Pooh, lo sanno cani e porci. Che poi è inglese, solo che Disney ha comprato i diritti).
Naturalmente, in vista dei mondiali, mi chiede se tiferò per l'Italia; gli dico che non mi interessa e, obviously, lui resta stupito, perchè "I thought that all italians love football and support the italian team! Anyway, I will not tell the police that you aren't a supporter!".
Ero tentata di ribattere a questo stereotipo con un ancora più stereotipato "Italian girls don't have to like football, because football is a male thing", ma eravamo arrivati a Lambrate e quindi ho potuto spiegare a lui e alla sua compagna che no, quella non era la stazione centrale, ma Lambrate, e che il treno non fermava lì, ci passava solo.

Altre cose che ho imparato:
- il signore doveva avere origini europee, perchè continuava a raccontare all'altro che lui aveva sempre giocato a football, ma una volta trasferitosi a Las Vegas non aveva trovato molto entusiasmo nei confronti del suo sport preferito;
- che se dovete andare negli Usa e avete poco tempo potete andare a Las Vegas, che ha un "little bit of every other american city": ha un po' di New York, Miami, Los Angeles;
- il signore sapeva solo una frase in italiano: "Voglio mangiare". Non ho ho ancora capito perchè, dopo averlo detto, mi abbia chiesto se sapevo cosa volesse dire: hai appurato che so abbastanza l'inglese da fare quattro chiacchere con te e capirti, vuoi che non conosco il verbo "to eat"?;
- la stazione centrale è accolta dagli stranieri con un "It's ugly!". Vabbè che loro pensavano che la stazione fosse uno di quei capanni di cemento che c'è in mezzo ai binari (quello con la galleria di vetri e l'orologio sopra), ma non hanno tutti i torti. Arrivati però nella stazione vera ho sentito dire che sembrava un po' quella di New York.

PS: sul treno c'era anche un signore che giovedì ha un appuntamento con Prodi per parlare di un progetto (sentivo che discuteva con un collega della presentazione che dovevano preparare).

BlogItemCommentsEnabled>

0 Commenti:

Posta un commento