lunedì, agosto 21, 2006

FENOMENOLOGIA DEL CESSO CHIMICO

Mentre tutti si dilettano in recensioni da estimatori io, che centravo al Pukkelpop come un sacerdote omofobo al concerto di Madonna, mi distinguo fornendovi il punto di vista dell'antropologo.

Oggi parleremo della fenomenologia della toilette chimica, volgarmente detta anche "cesso chimico".
Al Pukkelpop c'erano tanti gabinetti chimici: io non ne avevo mai usato uno, e ne avevo visto solo l'esterno in qualche cantiere. La mia conoscenza di questo luogo del corpo e dello spirito si basava quindi solo sul racconto di chi ne aveva fatto esperienza diretta, racconto che lo descriveva come un angusto contenitore di merda, piscia, vomito, non necessariamente all'interno della tazza. Il fatto che chi aveva già usato quelli del Pukkelpop avesse detto che c'era scritto "Made in West German" non faceva sperare bene.
Beh, il diavolo non è così brutto come lo si dipinge: ho visto bagni pubblici più fatiscenti e puzzolenti!
La prima volta sono entrate a naso tappato, influenzata da yoshi e della ceci, ma la seconda ho piacevolmente appurato che l'odore di caramella alla ciliegia che sentivo all'esterno non veniva dallo stand della Haribo, ma dal bagno stesso, cosparso di non so che disinfettante chimico.
Ho potuto esaminare diversi cessi chimici: alcuni usati, con il loro bel cumulo di popò e carta impregnata di pipì, altri appena puliti, tutti profumati di Lisoform. Non so bene come avvenisse la pulizia, so solo che c'era un signore con un tubo aspirante che entrava dentro e poi un altro con una pistola spara qualcosa e una ragazza con un piccolo vaporizzatore: alla fine il water eera libero, con solo una pozza di acqua marron-arancione sul fondo.
Il colore era quello della cacca: l'alimentazione sana a base di patatine fritte, wurstel, spezzatino, spagehtti di soia e birra seguita dai partecipanti conferiva agli escrementi una patina lucida e un colore che le analisi delle feci classificherebbero come "nocciole".

BlogItemCommentsEnabled>

0 Commenti:

Posta un commento