domenica, novembre 05, 2006

ALLE URNE

Sono viva e fra 13 giorni lavorativi (quindi due settimane e tre giorni) lo sarò ancora di più, perchè non dovrò più crocifiggermi mentalmente non ascoltando cose che non mi interessano per 8 ore. Poi dovrò scervellarmi per riuscire a mettere insieme almeno 80 pagine di tesina, di cui:
- 40 su "cosa abbiamo fatto a lezione ma messo giù in modo originale" (impresa ardua, visto che è già tanto se per ogni docente che è venuto mi ricordo un concetto uno)
- altre 40 su "approfondisco una cosa che mi ha particolarmente interessato" (= niente) o "cose interessantissime che ho fatto durante lo stage e che adesso riporto con in più una bella componenente di teoria".

Proprio sulla questione stage mi serve il vostro consulto.
Andiamo con ordine.
Nella scheda che dovevamo compilare con le nostre preferenze per lo stage, io avevo segnato (nell'ordine): azienda grande, azienda media, studio di consulenza + in città e/o almeno raggiungibile con i mezzi.
La tutor come prima offerta mi ha proposto un museo a Villafranca (15 km da Verona); ne deduciamo che l'università è messo proprio male a contatti, se la prima offerta non c'azzecca niente con quello che volevo...
Venerdì ho quindi fatto il colloquio presso questo museo e adesso, fermo restando che non è detto che loro siano interessati a me, devo dire se sono o meno disponibile.

Valutiamo i pro e i contro, per prendere una decisione saggia.

PRO

1) Non dovrei occuparmi di formazione, ma di segreteria, biglietteria, marketing (avere idee intelligenti per promuovere il museo) e altro, a mio piacimento. Visto che la formazione non mi interessa, è già una bella cosa.

2) Durerebbe solo il minimo necessario per raggiungere le ore richieste dalla Regione (circa 6 settimane), quindi se fa schifo passa in fretta.

3) Ho i buoni pasto (meglio che niente).

4) Posso scegliere io le cose che voglio imparare (percorsi didattici per bambini? Congressi? Archivio? Ufficio stampa? Newsletter?), e se dopo qualche giorno vedo che non mi piace, posso passare ad altro.

5) Se rifiuto, magari la proposta successiva sarà un incubo, mentre questo non è per niente male.

CONTRO

1) Dovrei lavorare dal martedì al sabato compreso, dalle 10 alle 18 (niente pausa pranzo, portano le pappe a domicilio e si mangia davanti al pc) (già fatto al vecchio stage, la mia digestione non ne risente).

2) I pullman non sono molto frequenti (per tornare a casa c'è alle 18.10 o alle 19.10: vietato perdere il primo) e dovrei apsettarlo sul bordo di una starda provinciale (però davanti a due negozi di arredamento, all'Euronics e all'Outlet Carrera)

3) Dura poco: 6 settimane non sono un'esperienza molto significativa per un CV.

4) Non faccio formazione: non saprò mai se all'atto pratico mi piace.

5) Non posso usarla come spunto per la tesi.

A conti fatti, cosa mi consigliate?
Preferendo io le strade comode e a basso rischio, sarei propensa per il sì, ma posso anche cambiare idea se mi aprite nuovi orizzonti.

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