giovedì, novembre 27, 2008

LA DIVISIONE DEI COMPITI

Perchè alla fine della giornata sono carica di nervosismo e rabbia sapendo che dopo 8 ore di lavoro (per carità, non mi spacco il culo in miniera e non mi è richiesto molto impegno) mi toccherà una doccia veloce e poi preparare da mangiare e poi magari una bella serata a stirare? Il tutto mentre il mio compagno guarda i Simpson, fa l'aperitivo casalingo, gioca con l'iPhone naviga in internet, fa una siesta tardiva?

Razionalmente, guardando le cose con sguardo lucido, non ho niente di cui lamentarmi.

Vivo con una persona che in casa collabora, e anche tanto: fa le pulizie (tranne il bagno), fa la lavatrice e stende il bucato, cambia le lampadine, prepara la tavole e sparecchia, passa la scopa, fa il letto, fa la lavatrice e mette a posto pentole e piatti.
Lasciamo stare che ufficialmente molte di queste cose le fa non per spirito collaborativo, ma perchè sostiene che io non sono brava tanto quanto lui. L'importante è che tante faccende domestiche se le accolla lui.

I compiti che spettano a me sono: pulire il bagno, cucinare, stirare, fare la spesa, portare in casa la spesa, eliminare la muffa quando si forma, procacciare bene di primaria necessità ma di difficile reperibilità, portare la roba in lavanderia.

Ecco a elencare i compiti la divisione risulta equa: allora perchè mi sembra sempre di fare tutto io?
Perchè quando torno a casa e lo vedo che si rilassa sul divano o sulla scrivania provo un grande fastidio, come se il suo tempo libero fosse un affronto a me?

Ditemi che va tutto bene e che non devo cominciare a cercarmi un appartamento in affitto o un lavoro a Milano perchè non funziona

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