venerdì, aprile 03, 2009

LA LUNGA STRADA VERSO L'ALTARE 7

La macchina organizzativa ha cominciato a girare più concretamente.

Martedì, in vista dell'abito, sono andata dal dermatologo per fare tirare quel neo che in realtà neo non è dalla scollatura: finalmente potrò mettere vestiti e magliette dallo scollo profondo senza sotto una canotta per coprire quello schifo!

Poi ho fissato il primo appuntamento per provare gli abiti alla "Casa della Sposa": sabato 16 maggio si comincia!

Domani invece andremo a provare un altro ristorante, anche se sono sempre più indirizzata a dare una seconda possibilità a dove abbiamo fatto la cena aziendale, sulle colline sopra Negrar.


Dimenticavo la cosa più importante: i miei sanno che ci sposiamo in comune. Durante una telefonata il Reverendo ha chiesto dove ci sposavamo.
"A Verona", ho risposto.
"Sì, ma dove? Così, per curiosità"
"Nella sala del comune, dobbiamo andare a vedere ma dicono sia molto bella"
"Ah..beh, dovete decidere voi. Ma come mai in comune?"
Segue mio breve discorsetto sulla coerenza e la correttezza: viviamo insieme da 3 anni, non mi sembra il caso di fare i pii fidanzati casti che sentono la necessità della benedizione di Dio.


Durante la stessa telefonata, durata 1 ora e totalmente concentrata sul matrimonio, dalla cerimonia alle bomboniere, dal vestito al viaggio di nozze, mia madre ha concluso dicendo "Se abitassi ancora qui adesso sarei tutta in ambascie per l'organizzazione del matrimonio. Per fortuna vivi fuori, così non mi impiccio e faccio fare tutto a te"
Siamo tutti d'accordo su questo.

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