venerdì, settembre 30, 2005

PICCOLO CICLISTA STRONZO

Caro piccolo bambino-stronzo-in-mountainbike che stavi per tirare sotto me e una signora oggi pomeriggio, vorrei dirti prima di tutto che se fossi stata più lesta ti avrei fermato, fatto scendere dalla bici e gratuggiato la faccia sul marciapiede, così per il resto dell'adolescenza avresti avuto una pelle senza brufoli.
Invece non ho fatto in tempo a connettere, ti ho visto solo farmi il pelo e commentare impermalosito "Cazzo state sulla pista ciclabile?".
Ecco, so che non leggerai queste righe, ma te lo voglio dire lo stesso.
Piccolo pirla dodicenne, in base al tuo ragionamento se uno si attarda ad attraversare la strada e scatta il verde per l'automobilista, questo è autorizzato a tirarlo sotto, perchè è in mezzo alla strada. Vorrei dirti che non è così, ma se vuoi aspettare i 18 anni per vedere cosa ti succede fai pure.
Aggiungerei anche che la presenza di una pista ciclabile non ti autorizza ad andare sparato, senza stare attento a ostacoli e persone: capita che ci sia molta gente al semaforo e non tutti riescono a stare nei 70 cm di rampa di discesa.
Se questo non ti va bene vai a stare a Berlino, in compagnia di altri ciclisi folli, pronti a falcidiare chiunqui si trovi sulla pista, fosse anche una vecchietta appena scesa dall'autobus.
Comunque sono almeno riuscita a farti il dito.
STRONZO!

mercoledì, settembre 28, 2005

MICROCOSMO

Il reparto di psichiatria è piccolo, un corridoio su cui si affacciano tante camere da tre letti, i bagni, la sala mensa nonchè sala ricreativa (in quanto c'è un televisore, una cyclette e i fumatori si ritrovano lì a fumare) e uno slargo con poltroncine, tavolo da ping pong e telefono a gettoni.
I ricoverati non sono divisi in base alla gravità del caso: i tentati suicidi sono insieme a chi ha problemi mentali "fissi" (non so, ad esempio schizofrenia), gli uomini insieme alle donne.
Finora ci sono una ventina di pazienti (4 sono entrati giusto oggi); a parte cinque persone di mezza età, gli altri sono giovani, di età compresa fra i 20 e i 35 anni. Alcuni stanno meglio di altri, parlano fra di loro, fanno un po' gruppo. Altri stanno soli e passano il tempo facendo avanti indietro per il corridoio, con lo sguardo perso nel vuoto. In effetti non c'è molto da fare.
La giornata è scandita da appuntamenti fissi: la colazione, il giro di farmaci della mattina, il pranzo,la visita dei parenti, il the, l'aperitivo (logicamente analcolico) per far socializzare i giovani, la cena, la visita dei parenti, il giro di farmaci delle 19.30, il giro dei farmaci per la notte.
A volte si festeggia (ad esempio il compleanno di qualcuno)con una fetta di torta.
I ricoverati possono vestirsi anche in abiti "civili" (quindi niente pigiami e vestaglie), per cui non si capisce mai se quello che hai di fronte è un malato o un volontario.
Ci sono tante storie in un reparto di psichiatria, e il fatto che coinvolgano persone così giovani è la cosa che colpisce di più.
C'è il giovane dentista che non trova lavoro e sprofonda in uno stato di depressione.
C'è la sudamericana che dice che "l'ansia è la malattia del suo paese".
C'è la ragazza di ventidue anni che dopo essere stata lasciata dal ragazzo è crollata e ha tentato il suicidio due volte.

Il reparto di psichiatria è qualcosa di totalmente fuori dal mondo. E' un microcosmo. E' alienante.
Poi vabbè, capita anche di assistere a scene surreali, come sei persone che discutono animatamente su come calcolare l'Iva per una fattura e "E' il 20% da aggiungere" "In Francia è il 19,6%" "Io la calcolo sul prezzo che stabilisco" "Ma no, devi calcolare il prezzo in base al prezzo reale cui poi hai aggiunto l'Iva che è già compresa".
NB: di queste 6 persone solo una è ricoverata.

COME BUTTA PATATA

E' da ieri sera che ho la narice destra leggermente tappata e "solleticante", come quando ti sta per venire un raffreddore. Ergo continuo a tirare su con il naso e a strofinarmelo. Due azioni che in questi tempi possono anche essere travisate :)
FdC sta lavorando a dei nuovi episodi di Quack. Già pronti il 5 e il 6. In postproduzione il 7. In fase di progettazione l'8. E forse anche il 9.
Nick Cohen contattami! Devo chiederti una cosa!

lunedì, settembre 26, 2005

BLOG IN STALLO FINO A NUOVO ORDINE

CORTO MON AMOUR



Curiosità
Durante la preparazione di questo episodio Quack si è fatto male al becco.

giovedì, settembre 22, 2005

:( ma anche :)

Oggi il mio Sweety Pie è sfuggevole! L'ho sentito solo una volta e mi ha mandato due messaggini :(
Dov'è finito? Probabilmente sta girando l'ocio :)
Che abbia avuto una brutta giornata? Dovrebbe dirmi queste cose, così ci possiamo lamentare un po' insieme. Ma lui è un vero uomo (anche se non sa di fumo) e si tiene tutto per sè. E io sono una vera femmina, e quindi gli faccio tante domande che gli danno fastidio :)

WALL OF FAME

Per tutti i fan di Quack

mercoledì, settembre 21, 2005

CORTO MON AMOUR

Da oggi disponibile sui vostri schermi il nuovo episodio di "I dolori del giovane Quack":


Con questo episodio Quack ha voluto impegnarsi nel sociale, cercando di mettere in guardia i giovani dai danni che un amore non corrisposto per una persona stupida può provocare.
Quack ha inoltre voluto omaggiare il grande Ludovico Ariosto, suo autore preferito fin dalla più tenera età, quando sua madre gli leggeva "L'Orlando Furioso".
Quack saluta tutti i suo fans e invita loro ad accostarsi con la mente (e il cuore) aperti e disponibili all'episodio, per riuscire a capirne a pieno la simbologia.

martedì, settembre 20, 2005

ROSSELLA, DOVE SEI?

Per un certo periodo, fra la quarta e la quinta elementare, sono state un'accanita spettatrice di concorsi di bellezza in televisione. Ci andavo matta, e ritagliavo da Gente le foto delle ragazze in gara per poi attaccarle sul diario.
Rendiamoci conto: arrivavo persino a guardare "Miss Italia nel mondo" e "Bellissima".
Tutto questo è molto triste, tenendo conto che all'epoca ero la versione infantile di Elias de "I ragazzi della terza C", come la famigerata (e tanto amata da Yoshi) foto a cavallo del leone del duomo di Bergamo dimostra.

Ieri, dopo aver visto Miss Italia, ho ripensato a quel periodo e mi è venuta in mente una foto: la foto delle candidate al ruolo di Rossella O'Hara per il sequel che mediaset avrebbe fatto.
Non so se qualcuno si ricorda quel programma, mi sembra condotto da Enrica Bonaccarti (ma forse faccio confusione con Non è la Rai): c'erano n ragazze (forse 12) che si travestivano da Rossella, chi con il vestito bianco della festa in giardino, chi con quello fatto con le tende, recitavano una scena e poi veniva scelta la fortunata.
Tra le concorrenti c'era anche quella che poi ha fatto "volevamo essere gli U2".
Ecco, io sul diario avevo incollato la foto di queste 12 ragazze, tutte vestite con un enorme abito rosa pesca, un cappello di paglia in testa e un cesto di fiori in mano, alcune in piedi, alcune sedute su una panchina di legno bianca.

C'è qualcun'altro che ricorda questa cosa o sono solo io (insieme alle concorrenti e ai loro genitori) a serbarne memoria?

domenica, settembre 18, 2005

COSE BUONE DAL MONDO

Ma parliamo un pochino anche noi di Miss Italia?
L'ho sempre visto, fin dall'anno in cui è stata eletta Arianna David (o la Colomabri, non ricordo chi è venuta prima). La Colombari l'hanno eletta che aveva 16 anni, e a me che di anni ne avevo 10 (più o meno), sembrava logicamente grande.
Adesso, che di anni io ne ho 22 e le concorrenti sono anche dell'87 (=18 anni), mi domando come sia possibile: quelle sembrano molto più grandi di me, direi intorno ai 24/25 anni. How iz it pozzible?

Ma parliamo anche un po' di quella bella provincia che è Verona?
Lo vogliamo dire che a Verona il tempo è malsano? Che non piove. Che non ci sono rovesci improvvisi. A Verona (e nella bassa) ci sono i NUBIFRAGI. Roba che il vento sferza a 100 all'ora, l'acqua arriva a secchiate e la Transpolana finisce per sembrare una strada di New Orleans. In montagna, luogo climaticamente sfigato per eccellenza, ho visto robe del genere solo una volta, quando è venuta la tromba d'aria.
E in estate ci sono anche i temporali con i fulmini più spettacolari che abbia mai visto (sarà che ci si trova in uno spazio aperto e pianeggiante), roba da fine del mondo...

giovedì, settembre 15, 2005

IO E IL MIO REGISTRATORE DIGITALE

Ieri pomeriggio ho fatto la mia prima intervista per la tesi.
Le cose si mettono bene già all'inizio quando, complice un bel vetro spesso, passo 10 minuti cercando di far capire al portiere che ho un appunto con il signor Se.re.no e non "Seleno": sono cose che capitano quando hai la erre moscia...
Finisco per scrivere il nome su un pezzo di carta, con lui che esclama: "se.re.no! Come il tempo fuori!"
Il signor se.re.no non è ancora tornato e devo aspettarlo nell'atrio, di fianco a una signora con dei problemi mentali e tanti peli sotto le ascelle, acconciati in graziosi riccioli in stile neo-classico.
Finalmente posso andare. Mi danno un pass per superare i tornelli e capisco il verso per cui farlo scorrere dopo solo 3 tentativi.
Prendo l'ascensore a sinistra (invece ho preso quello a destra, perchè il portiere aveva detto "subito dopo i tornelli") e arrivo al primo piano. Cerco l'uffico ma quel numero non c'è. Faccio avanti indietro per 3 volte, finchè decido che forse la cosa migliore è chiedere a quei tre simpaticoni sboroni che stanno cincischiando nell'open space.
I simpatici sboroni dicono che forse è nel corpo B, ma per sicurezza chiamano l'ufficio che sto cercando per farsi spiegare bene dove si trova.
Mi dicono che devo prendere l'ascensore, tornare al piano terra, salire le scale di marmo e prendere l'ascensore a sinistra.
Invece che uscire da dove arrivata vado verso la porta più vicina, non c'è ascensore, quindi scendo le scale e mi trovo di fronte a una porta a vetri che dà sul giardino. Mi tocca risalire. Siccome passare per la quarta volta davanti agli simpatici sboroni era troppo goffo anche per me, decido di salire al secondo piano, attraversarlo e prendere da lì l'ascensore.
Dopo lunghe peripezie arrivo finalmente all'ufficio giusto, sudatissima, agitatissima e molto orgoglioso di aver fatto l'ennesima figura da pirlotta. Fortunatamente il tipo è stato molto simpatico e ha detto che succede sempre a tutti di perdersi, perchè l'edificio è tanto bello (made by Giò Ponti), ma anche tanto labirintico.

La cosa più bella delle interviste, quando si trovano persone cordiali e disponibili, è il momento finale, quando incominciano a chiederti "Quando ti laurei?" e, soprattutto, "Cosa vuoi fare dopo?". Ho scoperto che rispondere "Mah, visto come gira, direi la commessa" è molto utile al fine di sentirsi rispondere "Ma no dai!".
La prossima volta spero di essere abbastanza lesta per rispondere "E' sicuramente più appagante e interessante che non lavorare in un call center".
Un'altra cosa molto bella è anche parlare male della propria università per giusticare il fatto che non si va più avanti. Ancora più bello è parlar male di quel vecchio cardipatico prossimo alla pensione che deve farti l'ultimo esame di TEATRO.

mercoledì, settembre 14, 2005

LA LASAGNA

Oggi passando davanti a un bar-tavola calda vicino l'università, ho visto l'ennesimo menù del giorno con scritto "lasagne".
Mi è venuto in mente che le lasagne sono onnipresenti nei menù dei bar/self service: non ho mai mangiato così tante lasagne come all'università.
E pensare che la lasagna, in ogni famiglia italiana che si rispetti, è un tipico piatto della domenica o delle grandi occcasioni, perchè "ci vuole tanto a farle" (scusa che mia mamma aduce da circa 10 anni).
Poi ce la troviamo a pranzo al bar in un giorno di lavoro.
C'è gente che va in corto circuito per molto meno...

martedì, settembre 13, 2005

ULTIME NOTIZIE!

Durante la preparazione del suo quarto e quinto film, Quack ha avuto un incidente e si è rovinato il becco.
Quack ha voluto portare a termine le riprese, nonostante l'infortunio.
Non si sa se l'episodio di oggi fermerà la sua carriera artistica.

FARE LA FINE DEL POLLO

L'unico modo per scongiurare l'epidemia di influenza aviaria (descritta dai giornali come uno di quei bel film catastrofici del ciclo alta tensione) è far morire ripetutamente Quack.
Quack è il nostro capro espiatorio, Quack ci salverà!

Cambiando argomento: chiedo a voi perchè sono un'indecisa cronica.
Aggiungo come case historie alla tesi (al posto di fiat Auto, che non mi caga di striscio) la Banca Popolare di Vicenza? Questo vorrebbe dire andare un giorno là per le interviste, ma potrei andare un venerdì (e poi farmi venire a prendere dal ciccino) o un lunedì (partendo da Verona).

UPDATE
E che due coglioni!
'sti geni dell'Università mi hanno fissato il colloquio per il prestigioso stage di due settimane al Relig.ion Toda.y (o Film, boh. E' una bella cosa che io non ricordi nemmeno il nome preciso del festival?) venerdì alle cinque e mezza.
Tenendo conto che siamo in sette.
Tenendo conto che quando ci sono in ballo quelli della mia università la puntualità non è di casa.
Tenendo conto che l'unico modo perchè io riesca a prendere un treno decente è finire alle 18.20.
Tenendo conto che io sono a) sfigata b) fessa, quini non sarò mai la prima a fare il colloquio perchè sicuramente andranno in ordine alfabetico.
Tenendo conto di tutto questo, si arriva alla conclusione che mi tocca andare da Ciccino sabato mattina. Il che non mi piace per niente.

Certo, potrei provare a corrompere la responsabile degli stage per chiederle se me lo fa fare subito, perchè ho già la prenotazione sull'eurostar e se no lo perdo e arrivo a tardissimo, ma la tipa mi ha già fatto un grosso favore, quindi non mi sembra il caso di abusare.

lunedì, settembre 12, 2005

PICCOLI FILM-MAKER CRESCONO

domenica, settembre 11, 2005

ALLA FIERA DELL'EST

Caro diario,
oggi pomeriggio tardi siamo andati alla Festa dell'Unità, perchè Aamelie aveva detto che era tanto grande, e c'erano tante bancarelle con tante cose interessanti e io dovevo comprare un regalo e allora ho datto "magari ci trovo qualcosa di grazioso". E poi c'erano tanti punti di ristoro per tutti i gusti, indipercui, come dire di no?

Sarà che l'abbiamo vtsa un po' in fretta, ma a me la festa dell'unità ha ricordato una via di mezzo fra una sagra del paese e il mercatino dell'artigianato che fanno in fiera a dicembre. Tra parentesi, esattamente come alla fiera dell'artigianato, non c'è mai niente di interessante sui banchi: una volta che sei stato alla fiera di Senigallia le bancarelle etniche sono tutte uguali, da Milano a Camden Town. Al massimo cambiano i prezzi.

Ho scoperto che il gelato Sammontana è di sinistra, perchè sponsorizza la festa dell'unità. Ne deduco che il cornetto Algida e il Magnum siano di destra, e in effetti sono gelati dell'opulenza, mentre quelli Sammontana mi sembrano più alla mano. I gelati della Motta non so dove collocarli.

Al punto di ristoro siciliano tutti quelli che servivano parlavano con l'accento siculo, e io mi sono chiesta se erano siciliani milanesi di adozione o se la regione Sicilia avesse mandato qualche giovane disoccupato a Milano per la festa dell'unità, tipo ballerino ucraino in tournee in Portogallo (come il figlio dell'amica della badante di mia nonna). Yoshi ha ipotizzato anche che fossero milanesi che facevano finta di essere siciliani.

Abbiamo mangiato due arancini a testa, poi è venuto a piovere e io sono stata egoista perchè non ho fatto prendere a Yoshi nè la piadina con la Nutella (perchè mi fa venire l'allergia), nè il cannolo (perchè ha lui è venuta voglia dopo che avevamo attraversato il ponte e pioveva e non voleva tornare indietro).

Alla festa dell'unità c'erano tanti bambini: si sa che quelli impegnati politicamente, così come quelli di cielle, tendono a fare più figli (forse perchè c'hanno anche più soldi, a parte la mia prof di diritto al liceo che era un raro caso di insegnante statale che sta insieme a un altro insegnante statale invece che con un avvocato/giornalista/ingegnere/architetto).

Quelli impegnati politicamente però sono anche dei rompicoglioni, come dimostrato ampiamente da una signora che costringeva sua figlia a finire i compiti delle vacanze su un tavolo della festa, urlandole che era una scema ogni volta che faceva un errore.
Non ho capito molto perchè, se la bambina doveva finire i compiti, non sono tornati a casa, così lei li faceva tranquilla senza bambini urlanti intorno e senza essere distratta da 40 persone in fila per la pasta con le sarde.

giovedì, settembre 08, 2005

LA BUONA CUCINA

Dopo aver scoperto che Giovanni Rana propone gli gnocchi ripieni al tonno sono rimasta un po' disgustata...
E poi vorrei capire la differenza fra: gnocchi di patate e gnocchi con patate...

MISS MIA CARA MISS

Visto che siamo in aria di Miss Italia, ieri sera su Canale 5 hanno fatto un film su un'aspirante Miss America. Riassunto: Mona vuole tanto diventare miss America, ma resta incinta. Per non frenare il suo sogno, decide di dare la figlia alla sua migliore amica, che 7 anni dopo finisce in carcere (non so per quale motivo, visto che ho guardato solo la seconda metà del film), lasciandole la pupa da curare. La bambina convince Mona a partecipare al concorso Miss American Miss. Una giornalista scopre che la bambina è sua figlia e vuole fare uno scandalo, ma alla fine Mona, arrivata in finale, ammette in diretta (e prima dello scoop) che la bambina è sua, che quindi non può essere letta e di conseguenza tutte la votano, perchè con il suo gesto ha denunciato come le donne siano vittime di una società maschilista, che priva le madri della possibilità di essere elette miss qualcosa.

Il film è ambientato nel 2000, anche se sembra di essere negli anni '60, e ci fa capire che a Miss Italia sono ben più evoluti, visto che le madri possono partecipare (da dopo il triste caso di Mirka Viola).
Dei concorsi di bellezza americani mi colpiscono sempre due cose:
- le miss impegnate (sì, vabbè, per modo di dire) in missioni umanitarie o cose simili. A Miss Italia al massimo fanno volontariato, amano stare in compagnia della nonna, fanno le catechiste.
- la prova di abilità: gli americani non possono concepire una miss che non abbia qualche talento straordinario, tipo essere una ballerina di danza classica, saper suonare benissimo il piano, saper suonare il violino ballando, cantare benissimo, essere VENTRILOQUA.

Comunque quello che continuo a chiedermi è: chi ha avuto l'idea di scegliere Minnie Driver come protagonista? Era assolutamente indatta alla parte: lineamenti troppo marcati, "bellezza" più inglese che americana, fisico da scaricatore di porto (è un donnone!), età. Che poi: a Miss Italia (ma anche a Miss Inghilterra) le concorrenti hanno in media 19 anni, nel film erano tutte sui 26... misteri...

mercoledì, settembre 07, 2005

MA QUANTE COSE BOLLONO IN PENTOLA?

Ecco il mio nuovo header! Tenete conto che non ho photoshop, quindi mi sono dovuta arrangiare come potevo (questo vuol dire: caratteri standard e niente antialias).
Se qualcuno ha tempo e vuole migliorarlo...

Quando Yoshi torna dal lavoro carica su un nuovo video: un video post cazzone e cazzaro è la soluzione quando non si sa cosa scrivere. E poi: ho studiato linguaggi dei media? Ho studiato il digitale e l'audiovisivo? E allora mettiamo in pratica quanto imparato!

A differenza del primo video, questo non mi vede davanti alla camera (se non parzialmente) e, attenzione!, ha pure la colonna sonora. Ho fatto una scelta classica, anche se ho scoperto che ci stava bene anche "All Star Cheer Mix"

Sono lieta di presentarvi il primo dei miei mini-mini-mini-corti. Per la serie "I dolori del giovane Quack", ecco a voi:

martedì, settembre 06, 2005

VERA FEMMINA FRIGNONA

La Suggetta ha detto che con il video qui sotto ho perso del tutto la mia femminilità. OMMIODDDIO, COME FACCIO?
Aiutatemi! Se ieri ho portato un po' di gioia nelle vostre vite, datemi dei consigli su come recuperare la femminilità perduta!
Un'eccessiva emotività e sensibilità è femminile vero? perchè stamattina ho avuto un attacco di pianto apparentemente immotivato (sì, insomma, come può essere immotivato quando tua madre è ridepressa e continua a scaricarti l'ansia addosso chiedendoti se hai finito di fare gli appunti, se stai rispettando la tabella di marcia, se hai già il materiale per la tesi, se...), poi ho letto l'sms dell'oroscopo vodafone (servizio che ho subito disattivato, anche se poi ho scoperto che manco era tarato sulla mia data di nascita) e diceva di non sottovalutare un piccolo segnale, che può rivelare un disturbo più grosso. "ecco, vedi? Ho pianto per niente, quindi vuol dire che diventerò depressa anch'io" e poi ho cancellato il messaggio perchè portava sfiga.
Poi Yoshi per scherzare ha detto che dovrei andare dallo psicologo perchè piango senza motivi (in realtà io piango se sono molto nervosa o se sono molto arrabbiata o mi sento impotente) e quindi mi sono demoralizzata ancora di più.
Molto femmile, vero?

lunedì, settembre 05, 2005

L'ARTE DI DEFECARE

La Maury sta organizzando una galleria di Facce da Coccinella! Partecipate anche voi!


Oggi vi insegno come si fa la cacca, secondo il metodo Yoshi.
Sarebbe stato molto carino accompagnare il tutto con un filmato, ma purtroppo entrambe le pile della mia macchina sono scarica e quelle normali del lettore cd non funzionano (la mia digitale è una ciofeca). Facciamo che appena sono cariche faccio il video e lo metto, ok?

Fare la cacca è molto importante e richiede un'adeguata preparazione, che richiede l'ingestione di due ciotolone di insalata al giorno (una a pranzo e una a cena.
Fare la cacca è anche un'arte: si tratta di un vero atto teatrale, che non si esaurisce solo nel defecare nella tazza ma comincia prima, quando ci si dà i pugni sulla pancia per stimolare la cacca (la cacca è un dirigibile marrone e voi siete i piloti!).
Quello di tirarsi i pugni è un rituale: Yoshi l'ha inventato, io ho solo contribuito a dargli una forma scenica più espressiva.
Ecco come si fa:
1) mettetevi in piedi
2) fate i pugni
3) contraete gli addominali
4) incurvatevi in avanti
5) fate una faccia molto concentrata
6) datevi i pugni sugli addominali, alternandoli con lo stesso ritmo di quello che sulle navi dettava il ritmo della vogata degli schiavi con un tamburo
7) per un maggiore effetto scenografico dovete fare un verso, tipo quando si spinge per fare uscire la cacca (non garantisco di fare un filmato con l'audio)
Dovete continuare così per almeno 10 minuti, finchè non sentite lo stimolo.


(spero riusciate a scaricarlo, perchè Yoshi ha avuto dei problemi. In alternativa copiate e incollate il link nella barra degli indirizzi)

venerdì, settembre 02, 2005

NOME COSA CITTA'

E' risaputo che come danno i nomi i vip ai figli, non li dà nessuno: Lourdes, Rocco,Apple, Brooklyn, Romeo...
Adesso va di moda dare al pargolo il nome del luogo in cui è stato concepito o dove è sbocciato l'amore fra i genitori. Insomma, se persino a "Settimo Cielo" Lucy ha chiamato suo figlia Savannah in onore del luogo del loro viaggio di nozze, vuol dire che è un trend consolidato.
Sarà che noi italiani siamo più sfigati.
Sarà che i nostri (o almeno i miei) genitori non hanno mai viaggiato.
Sarà che i nomi in inglese fanno più effetto.
Ma l'idea che io mi sarei potuta chiamare "Malonno" mi inquieta un po'. Magari se ero fortunata i miei lo declinavo al femminile: "Malonna".
Fortunato chi è stata concepita ad Alba, un po' meno chi è nato dai frutti dei lombi genitoriali in quel di Bellano...

Ma in base a questo trend, voi come vi chiamereste adesso?

giovedì, settembre 01, 2005

INDOVINELLO

Chi è quella frescona che:
- invia una mail all'amministratore delegato di Mediolanum Comunicazione
- dimentica di allegare il file con il questionario (di cui aveva parlato nella mail)
- invia una mail per scusarsi della dimenticanza e aggiungere l'allegato ma sbaglia tasto e schiaccia invio
- rimanda una terza mail, dove spiega di aver schiacciato inavvertitamente un tasto e garantisce di non essere così imbranata come sembra?

Certe volte mi stupisco da sola...

YOSHI ABORRA (e)

Orbene vi racconto una cosa (in realtà non ho ben chiaro cosa vi voglio raccontare)...
Vabbè, siccome non mi viene in mente niente (il teatro ti asciuga, altro che favorire la parola...) mi tocca parlare di:
le cose che Yoshi aborra (e).

Yoshi aborra (e)...
- che gli indichi con il dito la foglia d'insalata che ha fatto cadere sulla tovaglia;
- venire disturbato durante i 5 minuti sacri post doccia (quelli dedicati alla plasmazione dei capelli);
- che gli vengano toccati i capelli, frutto di 5 minuti di plasmazione;
- che gli sposti la sua cazzo di barra WinAmp. A questo proposito vorrei dire che io non faccio apposta, è solo che sbaglio a schiacciare il tasto per chiudere il programma! Comunque adesso non mi fa più usare il suo pc, quindi abbiamo risolto.
- che appoggi roba sulle sue lenzuola o il suo cuscino. "Cosa ci fa quella rivista vicino al cuscino! E' piena di germi, chissà quanta gente l'ha toccata! Io ci devo dormire lì!"
- che gli sposti il mouse verso il fondo della scrivania. Gli pesa troppo il culo a recuperarlo;
- che metta la crema perchè poi lo appiccico tutto;
- che lasci le mie ciabatte in giro;
- che rilegga sempre gli stessi libri (pnon ho voglia/soldi per comprarli nuovi, e poi a me piace rileggere pezzi di libri) e non legga mai i suoi;
- che non rilegga i post, lasciandoli pieni di strafalcioni, chè poi la gente pensa che sono semi-analfabeta

Sicuramente Yoshi aborra (e) anche qualcos'altro, ma al momento non mi sovviene. Sono sicura che lui sarà lieto di raccontarci tanti altri particolari della sua persona, quelli che ci fanno dire:
E CHE DUE COGLIONI!

(sto scherzando! lo sai che sei il mio cicciolino caramelloso!)